Importante aggiornamento sui limiti di esposizione professionale per composti di nichel e cromo

Febbraio 11, 2025

A partire dal 18 gennaio 2025, sono entrati in vigore i nuovi limiti di esposizione professionale per i composti del nichel e del cromo cancerogeni. Con questa modifica, decadono i precedenti limiti transitori definiti dalla Direttiva UE 431/2022 ed attuati dal D.Lgs. 135/2024, recante modifica agli allegati 3B, XXXVIII, XXXIX e XLIII al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

I nuovi limiti derivanti dall’applicazione dell’Allegato XLIII del D.lgs. 81/08 relativo ai limiti di esposizione professionale per i gli agenti cancerogeni sono:

  1. Per i Composti del Nichel:
  • 0,01 mg/m³ per la frazione respirabile
  • 0,05 mg/m³ per la frazione inalabile.

Con questa modifica, decade il limite transitorio precedente di 0,1 mg/m³ per la frazione inalabile.

2. Per i Composti di cromo VI definiti cancerogeni:

  • 0,005 mg/m³.

Con questa modifica, decade il limite transitorio precedente di 0,025 mg/m³ per i procedimenti di saldatura o taglio al plasma o analoghi procedimenti di lavorazione che producono fumi e di 0,010 mg/m³ per tutte le altre lavorazioni.

 

A partire dal 18 gennaio 2025, le aziende dovranno rispettare i nuovi limiti definitivi senza più alcuna deroga transitoria.

L’aggiornamento normativo rappresenta un passo importante nella tutela della salute dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e mutageni.

Si raccomanda, pertanto, a tutte le aziende di adottare tempestivamente le misure necessarie per garantire il rispetto dei nuovi limiti.

 

Se non già effettuato durante il periodo transitorio, le aziende dovranno:

  • Valutare il rischio di esposizione ai nuovi limiti, se necessario anche attraverso nuovi monitoraggi ambientali;
  • Aggiornare il documento di valutazione dei rischi da agenti cancerogeno mutageni e reprotossici;
  • Implementare misure di controllo più efficaci per ridurre alla fonte l’emissione e mitigarne l’impatto.
  • Implementare l’informazione e la formazione dei lavoratori coinvolti nelle attività che espongono a rischio cancerogeno.

 

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